Iniziamo a parlare di protesi parziale o totale di ginocchio tracciando il quadro del paziente candidato ideale per questo intervento. Ecco che caratteristiche deve avere:
- Storia di dolore invalidante al ginocchio;
- Resistenza alle terapie conservative;
- Deformità come il ginocchio varo o il ginocchio valgo;
- Radiografia che palesa un contatto osso con osso dell’articolazione;
- Presenza di geodi, osteofiti e speroni subcondrali.
L’indicazione risulta invece discutibile in caso di:
- Dolore a livello di molte articolazioni;
- Dolore modesto al ginocchio;
- Ecografia che palesa la conservazione della rima articolare;
- Diagnosi di depressione.
Le protesi al ginocchio possono essere più o meno invasive. La soluzione meno invasiva è la protesi uni o monocompartimentale, finalizzate alla sostituzione di un singolo compartimento articolare, generalmente quello interno. I principali vantaggi di questi impianti sono:
- Recupero post operatorio più rapido;
- Conservazione del patrimonio osseo in vista di un futuro intervento di revisione della protesi ginocchio.
Degne di nota sono anche le controindicazioni, che vedono in primo piano il peso superiore a 80 kg e la rottura del legamento crociato anteriore. In questi casi, ma anche nell’eventualità di valgismo/varismo superiore a 15° e limitazioni del movimento maggiori di 10°, è opportuno ricorrere alla protesi totale con conservazione o sostituzione del legamento crociato.